Una intera sezione del Convergenze Expo è dedicata all'Espozione dei Progetti Personali di 28 autori.
Fotografia e pittura tra colori, luci, ombre ed intense emozioni, nella Sala Nagasawa vi aspetta un viaggio straordinario per conoscere opere ed Autori.
Ogni Progetto che qui trovate introdotto, sarà esposto nella sua totalità all'evento.
Anna Maria Giordo
Sepolcri
Fotografia
La volontà di rendere immagini la realtà della vita che è intrisa di morte. Ogni giorno tocchiamo con mano questa realtà: violenze, omicidi, guerre, persecuzioni, la morte dei valori e la morte interna del lasciarsi vivere.
Con questo progetto prendo coscienza...la vita va vissuta, è necessario risvegliarsi. Ognuno di noi finirà nei sepolcri, la differenza la fa l'aver vissuto a pieno...
Damiano Gallinaro
L'Uomo di Selo e altre solitudini balcaniche
Letteratura
L’uomo di Selo e altre solitudini balcaniche, è una silloge di racconti, che ha come protagonista l’ex Jugoslavia, il suo mondo, le sorti dei migranti, ma anche la guerra, l’amore e la vita stessa. I temi principali del libro sono i Balcani naturalmente, nonché la solitudine e l’importanza dei legami.
Il libro raccoglie alcuni racconti che coprono un arco temporale di quasi venti anni. Il racconto che apre la raccolta “L’Uomo di Selo” ha vinto il Primo Premio nella categoria Racconto Breve nell’ambito del Premio Letterario “Affabula”.
Danilo De Rosa
Altzheimer: La voce di chi non può parlare.
Fotografia
Due immagini, che toccano il tema delicato di una insidiosa e devastante malattia che pone anche i familiari in uno stato di impotenza e frustrazione nel sentirsi
dimenticati dai loro cari e vedendoli non più autosufficienti. Nonostante ciò, ho potuto notare personalmente, dall'esperienza con mia nonna che i malati di altzheimer, non modificano la loro indole
e sono quindi ancora sensibili all'amore che ricevono da figli...nipoti...i loro gesti sono quindi importantissimi nel percorso del malato.
Daniela Tauro
Secrets
Fotografia
La strada è piena di piccoli segreti, mondi apparentemente distanti che si avvicinano e si sovrappongono; forme che risuonano in composizioni armoniche o distoniche, colori che si attraggono o respingono dando luogo a continue sorprese. Sottoinsiemi che sfuggono alla vista di chi tiene d'occhio l'insieme. Dettagli nascosti dal velo della quotidianità che si offrono agli sguardi più curiosi.
Carlo Ulpiani
Waterdrop
Fotografia
Si basa sulle leggi fisiche della dinamica dei fluidi e sfrutta comportamenti solo apparentemente casuali dei materiali.
Questo tipo di arte coniuga le caratteristiche della pittura, della fotografia macro e ad alta velocità.
L'incessante studio dei liquidi e dei colori ha permesso all'autore di congelare in scatti di precisione l'istante dell'impatto del liquido con la superficie o con altro liquido, creando così opere dinamiche e forme che, per la loro rapidità di realizzazione risultano quasi impercettibili all'occhio umano.
Le sue opere rientrano in una dimensione artistica informale come il dripping e l'action painting di Jackson Pollock.
Federico Leffe
Cimiteri: luoghi di vita
Fotografia
"Credo che i cimiteri abbiano a che fare con la morte solo in maniera tangenziale. Questo vale per i piccoli cimiteri di campagna come per le grandi necropoli monumentali presenti in molte città. Spesso troviamo cappelle di famiglia progettate quando chi le avrebbe -abitate- era ancora in vita. Si scorgono statue attraverso le quali vengono rappresentati i sentimenti di coloro che sono sopravvissuti. È di questa vita che vorrei parlare. Le foto sono state scattate al cimitero monumentale di Milano, che considero uno dei più belli e suggestivi, proprio negli istanti in cui crollava il ponte Morandi di Genova."
Flavia Cordoni
La realtà è il sogno
Fotografia
"La Realtà è il Sogno" è una serie fotografica che nasce nel 2017 e tutt'ora è in crescita.
Sono scatti che ho deciso di dedicare interamente al colore e alle forme semplici della natura, forme geometriche incorniciate da un atmosfera surreale e onirica.
I quattro scatti li ho collezionati durante viaggi significativi per me compiuti da sola o con persone importanti della mia vita.
Per la prima volta presento pubblicamente questa serie fotografica.
Giorgio Busignani
Ali
Fotografia
"ALI è una ricerca sul misterioso mondo del volo degli uccelli che si distanzia nettamente dai canoni riconosciuti dalla fotografia naturalistica. Una serie di immagini che varcano i confini dello spazio, in cui nella profondità dei neri e nella composizione essenziale, emerge con forza un sentire personale ed intimo. L’interpretazione talvolta grafica, richiama atmosfere affascianti e fuori dal tempo".
Ida Di Pasquale
Crepe da Ri-cucire
Fotografia
Luigi Feriozzi
Tutti uguali nessuno uguale
Pittura
L’opera è composta da 50 tele 20x25 cm con dei collage uno diverso dall’altro. I collage sono composti in massima parte da mie opere su carta, poi strappate, sezionate, ritagliate e ricomposte con pezzi di giornali, scritte, manifesti, carte da imballo (cioè con quasi tutto quello che l’uomo butta ed io penso di rivalorizzare dando un’impronta d’arte). La mia interpretazione identifica che ognuno di noi è uguale agli altri in quanto esseri umani, ma ognuno di noi è anche differente, perché ognuno è un mondo a se, in cui sofferenza, dolori, gioia, egoismo rappresentano una sfera differente. Ma oggi tutto è peggiorato, prevale il proprio egoismo, la propria solitudine, si è perso il senso della comunità e la solidarietà è oggi diffidenza. Ho inserito la maschera con gli occhi vuoti come identificazione di una coscienza propria egoistica, ma anche universale…triste…riflessiva…vuota e paurosa.
Marco Tanfi
Varco Monocromatico
Fotografia
Essere pendolare è anche questo avere un finestrino dove osservare il fluttuante paesaggio, dove riflettersi o incrociare l'altrui sguardo. Immagini quotidiane che diventano quasi surreali attraverso il verde del vetro che tutto smorza ed uniforma. Il colore acerbo delle giornate.
Maria Cingari
Fotografia
Maritza Bianchini
Segni Urbani
Fotografia
Questo progetto fotografico è interamente dedicato alla periferia romana, alla riscoperta di quei luoghi lontani dal centro storico dove i turisti non vanno a passeggiare, dove la storia è meno conosciuta ma non per questo meno presente. Un percorso visivo che accompagna lo spettatore in un excursus che va dai lotti popolari di San Basilio, dal Tufello passando per il Serpentone di Corviale, il quartiere Quadrato e molto altro. Segni Urbani è dedicato a Roma e alle sue borgate inscritte in una periferia “diffusa”. Attraverso il mezzo fotografico inoltre si vuole andare oltre gli stereotipi con i quali spesso vengono identificati ed associati questi luoghi.
Maurizio Valoppi
Roma in 3D
Fotografia
Roma, la città eterna, che nella sua vastità esprime una molteplicità di anime diverse. I millenni di storia attraversati hanno visto sovrapporre ogni volta stili architettonici diversi, dai monumenti dell’antichità, ai lussuosi palazzi del ‘800, all’edilizia popolare del dopoguerra fino alle periferie dei nostri giorni.
Tanti stili urbanistici diversi che si succedono senza soluzione di continuità quando si percorrono le strade di questa città, paesaggi urbani che lo sguardo oramai assuefatto e distratto dalla fretta del quotidiano spesso neanche percepisce più. Ma anche l’occhio attento di un fotografo spesso ha difficoltà a restituire l’aspetto multiforme di questa città che rischia di rimanere inafferrabile nella bidimensionalità della fotografia: ed è allora che si rende necessario sorpassare questi limiti e provare a immaginare una terza dimensione.
Michele Galice
Ombre Salentine
Fotografia
Ombre Salentine è un progetto espositivo patrocinato da Regione Lazio, Regione Puglia, Città di Civitavecchia, Città di Gallipoli, Fondazione Ca.Ri.Civ., ASTER Academy International, Associazione Volontari Francesco Forno, con il riconoscimento della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF).
La mostra è stata esposta a Civitavecchia e Gallipoli nel 2016 con la gratificazione di circa 1.000 visite e partecipa a Convergenze Expo 2019 con una selezione di opere. L’autore ha voluto raccontare l’anima del paesaggio urbano salentino, quello delle città barocche in particolare, attraverso una raccolta di dettagli architettonici colti lungo una linea di demarcazione sottile e netta: quella generata dall’incontro tra le abbacinanti luci estive e le ombre nerissime. Il sole ad agosto penetra con decisione nei vicoli come all’interno di feritoie rivelando profili inaspettati di tetti e di cornicioni altrimenti defilati al nostro sguardo. Profili architettonici frastagliati, fatti di comignoli, di gronde, di torrini che sulle facciate degli edifici disegnano un nuovo paesaggio bidimensionale dai toni surreali capace di dialogare silenziosamente con il dinamismo delle ombre umane. Scorci ristrettissimi dalla capacità narrativa sorprendente.
Paolo De Chellis
Visita guidata
Fotografia
"Realizzare un'immagine ascoltando vicende e descrizioni; la storia di luoghi, persone e comunità è fotografare sensazioni. Guidato da una narrazione, ho compreso più a fondo ciò che stavo vedendo e ho sentito il desiderio di mostrare la grande impresa che nel corso dei secoli l'uomo ha realizzato per i luoghi di culto. Forme morbide, archi e cupole, affreschi e decori di centinaia di anni fa, arrivati a noi grazie al lavoro costante di grandi artisti che nei vari secoli si sono succeduti. Il contrasto dei colori caldi e tenui lasciano il visitatore in balia delle proprie sensazioni. "
Rino Rossi
Osmosi
Fotografia & scrittura
Osmosi nasce come installazione multimediale che prevede l'esposizione di immagini ciascuna connessa ad un mini altoparlante che diffonde suoni/rumori legati agli umori dell'immagine stessa. Osmosi intende esplorare le fragili connessioni esistenti tra il mondo della visione e quello dei suoni, senza tralsciare la suggestione delle parole mediate dal capolavoro di Italo Calvino " Le città invisibili". Osmosi è anche un libro di 47 foto che documentano questo lavori di interdisciplinarità. Il video presentato è la sintesi di tutto.
Roberta Manzin
Yes I'm here
Fotografia
Romina MOsticone
Giornate intere fra gli alberi
Fotografia
“Giornate intere fra gli alberi” è un titolo preso in prestito da un racconto di Marguerite Duras, un racconto sul rapporto tra una madre e un figlio, Jacques, un figlio diverso dai fratelli e dalle sorelle, “nature semplici, che non hanno mai dovuto lottare, mai, contro la violenza di inclinazioni contraddittorie”, un figlio che, invece di andare a scuola, passava “giornate intere fra gli alberi come se al mondo non ci fossero che gli alberi, gli uccelli…” a caccia di nidi. “Giornate intere, sui rami più alti, e ti chiamavamo, tu non rispondevi. Giornate intere…”. La fotografia per me è qualcosa che somiglia agli alberi tra i quali Jacques passava giornate intere.
Silvia Mariani
Ti guardo
Fotografia
"TI GUARDO" nasce dal mio modo di vivere la fotografia.
Mi sono ritrovata per le strade alla ricerca di emozioni, delle mie emozioni attraverso i gesti di sconosciuti, di attimi irripetibili e affascinanti
per la loro unicità.
"TI GUARDO" è il mio modo di urlare silenziosamente che siamo tutto e il contrario di tutto,
che siamo tutti colpevoli e tutti innocenti,
siamo tutti osservatori e tutti osservati.
Stefania Pascucci
Sulla mia pelle e nelle pieghe del ricordo
Fotografia
Alberto ho avuto occasione di incontrarlo e di conoscerlo alcuni anni fa, grazie ad un articolo di giornale che una collega lesse e che la colpì molto, decidendo di
invitare questa personalità nella scuola dove insegno.
Da allora la storia e la incredibile esperienza di vita di Alberto, giovanissimo nello spirito, sono entrate a far parte della mia esistenza.
La lettura del suo libro “Sono stato un numero”, incontri a scuola, conversazioni telefoniche, lunghe conversazioni a casa… Per varie ragioni, in tante occasioni, il pensiero è andato e va a lui…
alle sue parole, alla sua gentilezza, alla sua forza d’animo, ai ricordi del passato che non si affievoliscono anzi si intrecciano fortemente e trascinano come in un vortice, un fiume in piena o una
trama fitta; il pensiero va a lui, al suo attaccamento alla vita e alla famiglia, alla sua passione per il calcio, alla sua quotidianità, al suo coraggio.
Resilienza. Così, provo a raccontare anche io, a mio modo, la sua storia... In realtà non è la storia di Alberto quella che ho narrato, una lunga storia di cui ovviamente molti anzi moltissimi
aspetti mi sono sconosciuti necessariamente; è la mia storia dell’incontro con Alberto, è piuttosto un atto di gratitudine verso la sua disponibilità e generosità; è una piccola e personale
“visione”
fatta anche di ascolto, di silenzi, di sguardi verso il cielo…
Perché continui la memoria…
Tiziana Cruscumagna
Watermark
Fotografia
L’acqua scorre, si muove, si adatta, si trasforma, è irruente come la nostra anima. Una visione, quella del fotografo, che celebra la bellezza di una città che sorge dall’acqua e che dall’acqua trae la sua energia, i suoi colori, i riflessi, la sua essenza ed il suo spirito. L’acqua vive di vita propria, percorre le calli, si alza e si abbassa, nella cornice delle fondamenta, creando scenari e paesaggi unici e mutevoli, fissati in queste immagini.
Valeria Cademartori
La Musica di Aleppo
Pittura
Vanessa Pistilli
Ombre
Fotografia
“Ombre” è un progetto che nasce con l’intenzione di catturare attraverso una serie di dieci ritratti in bianco e nero le sfumature di angoscia e inquietudine dell’animo umano. La tensione percepibile all’interno delle immagini è stata intensificata grazie all’utilizzo di un costante disturbo fotografico e di una occasionale bassa risoluzione.
Viviana Quattrini
Tra le pieghe del tempo
Pittura
Questo progetto nasce da studi sul panneggio memori di una classicità oggi difficile da comprendere e recuperare se non nelle pieghe dell’informe involucro, ricordo ormai vuotato di quei valori. Il panneggio però nei successivi lavori contiene, copre, nasconde oggetti, figure che tentano di emergere ma ne rimangono avviluppati. Questa la condizione che sento appartenere oggi ad una società satura di prodotti e sempre più competitiva e spettacolarizzata in cui la produzione e il valore umano vengono soppiantati dalle macchine e dalla tecnologia digitale sempre più persuasiva. Una generazione di giovani le cui capacità ed energie vengono represse, ipnotizzati dallo schermo e dal prevalere dei mezzi di comunicazione sempre più potenti. Queste sono le catene invisibili a cui siamo legati. Queste nuove figure che fanno fatica ad emergere dai panneggi si librano sempre più smaterializzate nello spazio senza tempo dell’oggi perdendo qualsiasi confronto con una tradizione forte e concreta.